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Le informazioni sulla tossicitA' dei funghi sono state riprese da "I funghi della Lombardia - impariamo a conoscerli"
edito su CD dalla Regione Lombardia

TOSSICITÀ DEI FUNGHI

SINDROMI A LUNGA LATENZA (MORTALI)

- Falloidea - Orellanica - Giromitrica - Paxillica -

I funghi tossici presenti nei parchi di Rozzano sono visualizzabili

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sindrome a lunga latenza

SINDROME FALLOIDEA: Ad essa si riferiscono la maggior parte dei decessi.
SPECIE RESPONSABILI: Amanita phalloides, A. verna , A. virosa , Galerina marginata, Conocybe filaris, Lepiota helveola , Lepiota cristata, L. josserandii e numerose altre piccole Lepiota delle Sez. Ovisporeae e Lilaceae; sono inoltre fortemente sospette le specie affini a quelle citate.
Latenza dalle 7 alle 24-30 ore
(quando non ingerita in commistione con altre specie).
Principali sintomi : I° fase, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito alimentare poi biliare, diarrea coleriforme), disidratazione con conseguente ipotensione, sete intensa, dolori addominali; II° fase, apparente miglioramento; III° fase, insufficienza epatica acuta e comparsa di ittero, coagulopatia, talvolta grave disidratazione con insufficienza renale funzionale, sopore, coma e possibile decesso. In ogni caso, in conseguenza dell'insufficienza epatica acuta, il fegato potrà essere irreversibilmente compromesso, fino a necessitare di trapianto.

SINDROME ORELLANICA
SPECIE RESPONSABILI: Cortinarius orellanus, C. speciosissimus , loro varietà e specie affini. Sono inoltre sospetti, come già suggerì R. Tomasi, tutti i Cortinari dalle colorazioni rosse, rosso mattone, fulvastre, arancioni, giallo-verdastre (cfr. Sottogeneri Leprocybe e Dermocybe ),
anche se studi recenti parrebbero dimostrare l'assenza di orellanina.
Latenza : 4-48 ore, fino a 20 giorni, eccezionalmente anche di più.
Principali sintomi: I° fase (quando presente), disturbi gastrointestinali (nausea, vomitoalimentare, diarrea, dolori epigastrici), disidratazione con conseguente ipotensione, sete intensa, dolori addominali; II° fase, silente da 3-4 a 20 giorni e più; III° fase, insufficienza renale acuta caratterizzata da dolori lombari, sete, crampi muscolari, tremore, aumento e diminuzione della secrezione di urina, nausea, vomito biliare, iperazotemia, uremia, coma e possibile decesso. In ogni caso, in conseguenza dell'insufficienza renale acuta, può essere necessario il trattamento emodialico (spesso permanente) o trapianto del rene.


SINDROME GIROMITRICA
SPECIE RESPONSABILI:
Gyromitra esculenta e altre congeneri. È sospetta Cudonia circinans.
Latenza : da 5-6 a 24 ore e più.
Principali sintomi: (quando presenti), disturbi gastrointestinali (nausea, vomito alimentare poi biliare, diarrea), cefalea, disidratazione, dispnea; successivamente interessamento epato-renale con lesioni al fegato e ai reni, comparsa di ittero e insufficienza epatica. Possono inoltre presentarsi emolisi, disturbi neuropsichici (irrequietezza, agitazione psicomotoria, delirio), disturbi visivi, arresto cardiaco e morte.


SINDROME PAXILLICA
SPECIE RESPONSABILI:
Paxillus involutus e, verosimilmente, Paxillus rubicundulus (= P.filamentosus ) .
Latenza: da 1 a 9 ore e più, talvolta soltanto a seguito di ingestioni successive ravvicinate.
Principali sintomi: (I° ingestione, quando presenti), manifestazione gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea, dolori intestinali), (II° ingestione e successive), crisi emolitica, sensibilizzazione anticorpale solo emopoietica, responsabile di una forma anafilattica e enterica, ittero, emoglobinuria, oliguria, grave anemia, collasso shock e possibile morte.
Paxillus involutus
veniva attribuita in passato una grave tossicità allo stato crudo, ma veniva accreditata una buona commestibilità da cotto.
Per le sindromi a lunga incubazione gli interventi curativi che possono essere somministrati all'avvelenato, come primo momento di soccorso, consistono in aiuti alla reiezione del materiale fungino ingerito (specialmente se la sintomatologia si instaura in modo abbastanza precoce). Dovrà essere tassativamente esclusa l'ingestione di bevande alcooliche e di tutte le sostanze che hanno incidenza sul sistema nervoso. L'avvio a un Pronto Soccorso o, se possibile, a un centro specializzato è, comunque, l'unica scelta possibile.

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SINDROMI A BREVE LATENZA

SINDROME MUSCARINICA
SPECIE RESPONSABILI: Clitocybe "gruppo bianche" tra cui, Clitocybe cerussata, Clitoybe dealbata, e molte altre, numerose Inocybe, tra cui Inocybe asterospora, I. praetervisa, I. geophylla, I. rimosa (= I. fastigiata), e altre ancora.
Latenza : da 15-30 minuti a 4 ore circa.
Principali sintomi: disturbi gastrointestinali (nausea, vomito alimentare, diarrea, dolori epigastrici), sudorazione profusa con ipersecrezione di liquidi da naso, bocca e bronchi, disidratazione, tremori, brividi, restringimento della pupilla e rallentamento del ritmo cardiaco (miosi e bradicardia), ipotensione e, talvolta, collasso cardio-circolatorio.
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SINDROME PANTHERINICA

SPECIE RESPONSABILI : Amanita pantherina e A. muscaria , loro varietà e forme; è sospetta
Amanita junquillea (= Amanita gemmata) .
Latenza: da 15-30 minuti a 4 ore circa.
Principali sintomi: disturbi neuropsichici (euforia, ebbrezza, collera, stato confusionale), dilatazione e restringimento della pupilla a fasi alterne, mancanza di coordinamento dei movimenti volontari, eccitazione o depressione del sistema nervoso centrale, possibili convulsioni, raramente morte.

SINDROME PSILOCIBINICA E PSICOTROPA

SPECIE RESPONSABILI: Pluteus salicinus , Inocybe aeruginascens , numerose specie dei generi Panaeolus e Psilocybe; sono sospette Gymnopilus spectabilis, Mycena pura, sue varietà e specie affini, alcune Stropharia, Conocybe e Cortinarius infractus .
Latenza:
da 15 minuti a 2 ore circa.
Principali sintomi: disturbi gastrointestinali (non sempre manifesti) formicolio, delirio, allucinazioni visive e olfattive, depersonalizzazione, sensazione di sognare (stato onirico), depressione, talvolta agitazione psicomotoria e mania suicida.

SINDROME COPRINICA
SPECIE RESPONSABILI: Coprinus atramentarius e specie affini; sono sospette Clitocybe clavipes, Boletus luridus e Coprinus micaceus .
Latenza: da 2-6 a 48 ore e più, in concomitanza con l'assunzione di bevande alcoliche.
Principali sintomi: analoghi a quelli prodotti da antabuse: arrossamento della cute (eritema) prevalentemente di viso, collo e cuoio capelluto, tachicardia, ipotensione, vertigini, perdita delle forze, sudorazione e stordimento.
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SINDROME GASTROENTERICA E LASSATIVA. Si tratta di intossicazioni di solito passeggere e a conclusione benigna, la cui gravità varia dai banali fatti lassativi a situazioni ben più virulente e gravi; responsabili sono una lunga serie di funghi dichiarati "tossici".
SPECIE RESPONSABILI: Entoloma sinuatum (= E. lividum), Entoloma rhodopolium , E. nidorosum ; Tricholoma pardinum (= tigrinum ), Tricoloma groanense (=josserandi), T. sulphureum; Omphalotus olearius ; Macrolepiota venenata ; Boletus satanas ; Hypholoma fasciculare e Hypholoma sublateritium ; Hebeloma sinapizans, Hebeloma crustuliniforme e altre congeneri; Agaricus praeclaresquamosus e gli Agaricus del gruppo xanthodermus ; Russula e Lactarius acri; Ramaria pallida e R. formosa ; tutti gli Scleroderma e i Choiromyces; Sarcosphaera crassa. Molte altre specie sono quanto meno sospette.
Intossicazioni analoghe si sono riscontrate anche in seguito al consumo di specie normalmente dichiarate "commestibili": in particolare, Clitocybe nebularis , Armillaria mellea s.l. , Macrolepiota del gruppo rhacodes , Leucoagaricus leucothites (= Lepiota naucina) Leucoagaricus bresadolae , Leucoagaricus badhamii e persino i Boletus del gruppo dell'edulis . Mentre per le prime è ormai accertata almeno una tossicità di tipo termolabile, per Lepiota leucothites pare si possa asserire che il fungo, abitudinario di parchi e giardini anche urbani, sia veicolo di una tossicità indotta e assorbita da terreni inquinati. Sconcertano, ma occorre prenderne atto, le problematiche insorte relativamente al consumo dei porcini...
Latenza: talvolta già alla fine del pasto, di norma entro 6-8 ore, ma per Armillaria mellea s.l. e Clitocybe nebularis, la latenza può raggiungere le 10-12 ore.
Principali sintomi: data la quantità di specie responsabili, la sintomatologia può variare notevolmente: da semplice dissenteria a coinvolgimento di tutto l'apparato gastrointestinale con nausea, vomito, cefalea, vertigini, sudorazione, dolori epigastrici, etc. Per quanto concerne le intossicazioni da Armillaria mellea s.l . e da Clitocybe nebularis la sintomatologia prevede prevalentemente: vomito, diarrea, dolori e crampi addominali a volte con frequenza e intensità tali da simulare una sindrome falloidea che impone un trattamento aggressivo in attesa e/o in mancanza di riconoscimento micologico.
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BUONA NORMA: limitare il consumo di funghi e soprattutto, sempre dopo opportuna cottura.